L’appello Aniasa contro la probabile proroga sulla totale detraibilità dell’Iva. È dal 2006 che l’Italia continua a chiedere rinvii in deroga alla normativa Ue.
Il settore del noleggio guarda con aspettativa e timore al prossimo 1° aprile, termine entro il quale il Governo potrebbe richiedere all’Ue un’ulteriore proroga triennale del regime di detraibilità dell’Iva al 40% sugli acquisti e i noleggi delle auto aziendali. Sarebbe il quinto rinvio dal 2010.
Ad oggi, infatti, in Italia il massimo di detrazione Iva è fissato al 40%, ma la Corte di Strasburgo, già nel 2006, ha condannato il Paese ad applicare una detraibilità del 100%. Mossa di cui i settori di noleggio e mobilità aziendale beneficerebbero ampiamente, anche in un’ottica di transizione ecologica del parco circolante.
L’APPELLO ANIASA
Stavolta, il Governo potrebbe finalmente venire a patto con le richieste dell’Unione: “alcuni emendamenti al Ddl sulla riforma fiscale e un significativo ordine del giorno in occasione dell’ultima Legge di Bilancio, nonché varie mozioni presentate in questi giorni alla Camera, ci fanno ben sperare” dichiara Alberto Viano, presidente di Aniasa.
“Il rischio è che, in pieno processo di transizione energetica ed ecologica del nostro parco circolante e con l’attuale crisi del mercato automotive – continua il presidente – si scelga di penalizzare nuovamente uno strumento strategico per questa svolta, in grado già oggi di accelerare il rinnovo del nostro vetusto parco circolante. Le sole società di noleggio nel 2021 hanno immatricolato il 30% delle vetture elettriche e il 49% delle ibride plug-in del nostro Paese”.
“Un regime fiscale più corretto e allineato agli altri Paesi UE – conclude Viano – fornirebbe una spinta significativa alla diffusione e al rinnovo delle flotte aziendali, con benefici effetti per le imprese (minori costi), l’ambiente (riduzione dell’età media dei veicoli in circolazione e delle relative emissioni) e le stesse Casse dell’Erario. Oltre ai maggiori introiti legati alla crescita delle immatricolazioni, va infatti ricordato come il settore svolga un ruolo di promotore sia di correttezza fiscale che di contrasto all’evasione: ogni fase operativa è tracciata sotto il profilo amministrativo e contabile. Un ulteriore rinvio costituirebbe la conferma di un orientamento purtroppo dannoso per le aziende italiane”.
Fonte: fleetmagazine.com