Grandi novità per il mondo delle auto aziendali
Attesa per la decisione del governo sulla proroga della tassazione sulle auto aziendali: entro aprile potrà essere fatta richiesta all'Ue per il quinto rinnovo
I prossimi mesi del 2022 potrebbero segnare una svolta importante per il futuro delle auto aziendali in Italia. Il prossimo 1° aprile scade infatti il termine entro il quale il governo italiano potrà richiedere all’Europa di prorogare la tassazione per le vetture date in uso ai dipendenti delle società, e dalle mosse dell’esecutivo può dipendere parte dell’economia delle aziende interessate. Infatti al momento, secondo i dati resi noti dalla ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, Sharing mobility e Automotive digital, la detrazione per le auto aziendali è fissata al 40% in Italia, mentre per i parametri richiesti dall’Unione Europea tale percentuale dovrebbe essere al 100%.
No ai rinvii, serve allinearsi con l’UE
L’associazione da anni denuncia la situazione che le aziende italiane subiscono da oltre 15 anni, periodo nel quale l’Italia ha sempre ottenuto la proroga della tassazione da parte dell’Europa. Infatti, ogni tre anni, l’esecutivo ha potuto richiedere e ha ottenuto puntali rinvii triennali e l’ultimo, in ordine cronologico, scadrà il 31 dicembre del 2022. Ma è alla data del 1° aprile 2022 che sono puntate le luci dei riflettori, in quanto entro quel giorno potrà essere presentata una nuova richiesta di proroga all’UE.
Al momento, come sottolineato, la detraibilità è al 40% per l’Italia, ma la speranza è che si possa arrivare al 100% richiesto dall’UE in modo tale che anche nello stivale si possano abbassare notevolmente i costi per le aziende, così da allinearsi col resto dei Paesi dell’Unione. Andare a braccetti con le normative europee sarebbe utile anche per la transizione energetica ed ecologica del nostro paese, come spiegato dal presidente ANIASA Alberto Viano: “Un regime fiscale più corretto e allineato agli altri Paesi UE, fornirebbe una spinta significativa alla diffusione e al rinnovo delle flotte aziendali, con benefici effetti per le imprese (minori costi), l’ambiente (riduzione dell’età media dei veicoli in circolazione e delle relative emissioni) e le stesse Casse dell’Erario”.
Auto aziendali, un mercato strategico
Presentando i numeri delle auto utilizzate a scopo aziendale, l’ANIASA ha sottolineato come allinearsi alle direttive UE sarebbe molto utile anche ai fini del mercato delle quattro ruote. Infatti, numeri delle immatricolazioni alla mano, una detrazione maggiore comporterebbe un numero più elevato di nuove vetture in circolo. Andando ad analizzare i dati delle società a noleggio, Viano ha spiegato come “nel 2021 hanno immatricolato il 30% delle vetture elettriche e il 49% delle ibride plug-in del nostro Paese”.
Questi numeri trovano spiegazione nella detrazione e nelle facilitazioni che le società a noleggio hanno nelle nuove immatricolazioni, portano a maggiori introiti e una correttezza fiscale più controllata. Infatti “ogni fase operativa è tracciata sotto il profilo amministrativo e contabile” ha spiegato il presidente dell’ANIASA Alberto Viano.
Da parte dell’associazione c’è l’augurio che non arrivi, per il quinto triennio consecutivo, l’ok dell’Europa alla proroga della tassazione all’Italia, in quanto una posizione simile sarebbe sinonimo di un orientamento purtroppo dannoso per le aziende italiane. Non resta dunque che attendere ancora alcuni giorni per sapere come si muoverà l’esecutivo e quale futuro attenderà la mobilità aziendale da fine 2022. La speranza, come sottolineato, è che le ultime mozioni presentate in Legge di Bilancio non siano dimenticate sfavorendo nuovamente una svolta sulla questione.
tratto da Virgilio Motori del 6 Marzo